Libro

14 maggio 2020

Review Party: Hunger Games di Suzanne Collins

Buongiorno lettori,
oggi porto alla vostra attenzione la recensione del primo volume della trilogia di Hunger Games di Suzanne Collins. Un libro distopico che merita di esser letto da tutti. In occasione dell'uscita del prequel che uscirà il 19 maggio ... il giorno del mio compleanno! Non ho potuto far a meno di organizzare un review party dedicato alla mia serie distopica preferita. La Collins ha dichiarato che l'idea per Hunger Games è stata conseguenza di un momento di zapping televisivo e che il servizio di suo padre nella guerra del Vietnam l'ha aiutata a comprendere le emozioni derivanti dalla paura di perdere una persona amata.
 Prima di procedere alla recensione ringrazio la Mondadori per avermi affidato il compito di organizzare il review party di Hunger Games. Ringrazio le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo a questa nuova avventura che non finirà qui. Ringrazio la mia amica Yelena Zerulo che gestisce il blog La libreria di Yely per stare al mio fianco in ogni evento! Infatti ci ritroverete tutti insieme in nuovi eventi perché l'unione fa la forza e aver trovato tante persone così brave e preparate con una grande passione per la lettura mi riempie di gioia. Ringrazio le ragazze che hanno realizzato la grafica per il blog e per instagram!




Titolo: Hunger Games #1
Autore: Suzanne Collins
Formato :Copertina rigida / Flessibile/ Ebook
Editore: Mondadori 
Serie: Saga 
Hunger Games La ballata dell'usignolo e del serpente #0.5
Hunger Games #1
Hunger Games La ragazza di fuoco #2
Hunger Games Il canto della rivolta #3
Trama
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

 CHE LA FORTUNA SIA SEMPRE CON TE. 

Hunger Games è un libro unico che combina straordinariamente azione, amore e amicizia. È un pugno nello stomaco, una storia che lascia aperte molte inquietanti domande.

Opinioni personali (Spoiler)
Ricordo ancora il giorno quando il mio amico delle superiori mentre eravamo seduti in treno e parlavamo di libri mi consigliò di leggere questa trilogia. Io ero molto scettica, non avevo mai letto un distopico ed in più non lo conoscevo. Lui mi disse : Bea leggilo, ti piacera!
Seguii alla lettera ciò che mi disse così lo stesso giorno andai in libreria ed acquistai tutta la trilogia ad occhi chiusi e quando li portai a casa, iniziai immediatamente a leggere il primo.
Lessi Hunger Games per la prima volta questo libro quando ero alle superiori precisamente quando doveva uscire il terzo film basato sulla prima parte di Hunger Games il canto della rivolta
Così mentre lo leggevo iniziai a innamorarmi di questa storia, dei suoi personaggi e di tutto ciò che Suzanne Collins ha creato. La serie di Hunger Games è diventata la mia preferita in assoluto su tutti gli altri libri che ho letto, tanto che almeno una volta all'anno la rileggo mentre per quanto riguarda i film li vedo una volta al mese.
Hunger Games per me è una droga e non posso farne a meno.
Quando ho saputo che doveva uscire il nuovo libro della serie di Hunger Games io e la mia amica Yely ci siamo dette che dovevamo fare qualcosa ... ed ora eccoci qui a recensire tutti insieme questa magnifica saga.
Qui si seguito ci sono le copertine che sono uscite in ordine cronologico. In realtà vi sono anche altre due edizioni che racchiudono tutti i romanzi ma di quelli vi mostrerò le foto dopo.


Hunger Games è un romanzo fantascientifico distopico uscito nel 2009 per Mondadori. Il romanzo è ambientato in un Nord America post apocalittico. Panem è la nazione di questa storia, divisa in distratti e governata da un regime totalitario del presidente Snow con sede a Capiton City. In seguito ad un passato violento di rivolta, come penitenza ogni anno da ciscun distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza per partecipare agli Hunger games. Possono esser "mietuti" chi ha un età dai 12 ai 18 anni, questi trubuti dopo esser stati scelti saranno portati a Capiton City che custodirà  e trasferirà in un arena dove si svolgeranno i giochi: gli Hunger Games. Un gioco mortale trasmesso al pubblico trasmesso alla televisione dove vi è un solo vincitore. Gli unici che non vengono eletti sono quelli che stanno a Capitol City.
Gli Hunger Games sono visti come un reality show, una tradizione che tutta Capitol quasi venera, prima venivano visti come un mezzo per non dimenticare ciò che era successo mentre ora è quasi uno sport crudele che unisce. Ogni Hunger Games si svolge in un posto diverso, può esser svolto in un deserto, in montagna e in una foresta. Insomma può esser svolto ovunque.
Ogni Hunger Games ha uno stratega che è colui che dirige in gioco, può far scoppiare incendi, inserire bestie sconosciute e tante altre cose. Ha in pratica il controllo dell'arena, ecco perché viene chiamato stratega perché è colui che elabora una strategia. In teoria potrebbe anche farli saltare tutti in aria e farli finire lì, ma Capitol City vuole il divertimento e per loro gli Hunger Games non sono altro che programma televisivo. 
Dal punto di vista dei distretti non è una situazione così divertente, ed è qui che entra in scena Katnissi Everdeen, la protagonista della nostra storia che inizia a raccontarci prima di sua sorella, del gatto Ranuncolo che odia profondamente ma almeno l'odio è ricambiato, della madre, di ciò che è acaduto al padre e di come vive nel Distretto 12.
Ebbene ci racconta quindi che i distretti sono tredici, ma ormai sono rimasti solo in dodici, dato che il tredicesimo è stato raso al suolo tempo fa perché era uno dai quali era partita la ribellione contro Capitol City.
Apprendrendiamo quindi che:
- Il Distretto 1 produce articoli di lusso per Capitol City;
-Il Distretto 2 fabbrica armamenti e addestra i pacificatori che poi verranno mandati nei vari distretti. I Pacificatori sono la forza armata, dunque la polizia di Capitol City;
-Il Distretto 3 produce componenti elettronici,televisori, automobili e anche esplosivi;
-il Distretto 4 si trova sulla costa e si occupa della pesca;
-Il Distretto 5 si occupa di elettricità;
-Il Distretto 6 si occupa dei trasporti;
-Il Distretto 7 produce legname e carta;
- Il Distretto 8 si occupa dell'industria tessile, dove vengono prodotti anche le uniformi per i pacificatori;
- Il Distretto 9 produce cereali ;
- Il Distretto 10 si occupa dell'allevamento;
- Il Distretto 11 si occupa di agricoltura.
- Il Distretto 12 è il luogo in cui è ambientato questo romanzo e si occupa della produzione del carbone. Esso è diviso in base alla ricchezza della popolazione: vi è la cittadina che è abbastanza agiata e comprende commercianti al servizio di Pacificatori ma la maggiorparta sta nel Giacimento, abitato da minatori. Vi è un mercato regolare e il mercato nero chiamato il Forno, dove Katniss vende la selvaggina cacciata insieme al suo amico Gale. Il distretto è circondato da una recinzione elettrificata a intermittenza dove la nostra protagonista quando non c'è eletricità la attraversa e va a caccia. Sempre nel distretto è presente il Villaggio dei Vincitori, costituito da case lussuose abitate dai vincitori degli Hunger Games. Al momento l'unico che ha vinto gli Hunger Games è uno e si chiama Haymitch Abernaty.
- Il Distretto 13 è uno dei più piccoli dell'originaria Panem; è il primo ad iniziare la rivolta che porterà ai Giorni Bui, e ne diverrà il simbolo quando viene dichiarato distrutto da Capitol City. La sua principale attività comprendeva la produzione di energia e armi nucleari. 
Dopo questa introduzione Katniss ci parla di com'è vivere nel distretto e soprattutto del fatto delle tessere per avere del cibo.  
"Ogni tessera vale una piccola fornitura annuale di cereali e olio per una persona. Puoi farlo anche per gli altri membri della tua famiglia. Così io a dodici anni, ho avuto quattro nomine. Una perché dovevo e tre per le tessere, per me, per Prim e per mia madre.  L'ho dovuto fare tutti gli anni. E le nomine sono cumulative. Così adesso, a sedici anni, il mio nome comparirà venti volte."
Un sistema molto crudele, un mondo molto crudele specialmente quando il Giorno della Mietitura verrà scelta sua sorella Prim di appena dodici anni, così Katniss non ci pensa due volte e si offre volontaria per salvare sua sorella. Tutti sono meravigliati perché solo i distretti più ricchi come quelli del Distretto 1 o del Distretto 2 sono i ragazzi che si offrono volontari, dato che si allenano per anni.
La situazione si complica quando l'altro tributo eletto sarà Peeta Mellarck, il ragazzo che con il pane ha salvato loro la vita in un momento di necessità e lei questo non potrà mai dimenticarselo. 
Da qui inizia l'avventura che li porterà dritti fino all'arena, dove ci sarà tanta violenza e morte. Katniss e Peeta affronteranno tante situazioni difficili, quasi moriranno perché agli Hunger Games vince chi è il più forte, e aggiungerei anche il più furbo.
Sicuramente sapete bene come va a finire ma non ve lo dirò, dico solamente che avrei agito come Katniss in quella situazione perché in molte cose mi assormiglia.
La lettura del libro è scorrevole ed è incantevole lo stile di Suzanne Collins. A tratti un po' crudo è riuscito a mantenere viva la mia attenzione durante tutta la mia rilettura senza stancarmi. Credo che sia uno stile magnifico che riesce a farci entrare dentro la storia con delicatezza per poi darci il colpo di grazia a metà libro. Per me è stato terribile perdere quel personaggio e pensavo che in qualche modo si salvasse anche se forse sarebbe stato difficile salvarla.

Mi ha distrutto e ha continuato a distruggermi quella parte. Suzanne Collins infatti è brava a faci notare e a trasmettere tutta la sofferenza di Katniss durante questo fatto e durante gli Hunger Games. Ho amato tantissimo Peeta Mellark, che insieme a Katniss è il mio personaggio preferito in assoluto; dolce e forte, sarà una spalla per la nostra protagonista e tante delle sue frasi ci faranno riflettere.
Katniss è forte, cresciuta in una situazione difficile, si porta il peso della famiglia e di accudire la sorella, per lei esiste la caccia e la soppravivenza, così quando entra negli Hunger Games vuole vincere per la sorella perché il suo amore per la sorella è il più forte di tutti.
Durante gli Hunger Games conoscerà anche l'amore quello che non aveva mai provato e che seppure per lei sia tutta una messa in scena, secondo me qualcosa ha iniziato a provare per quel personaggio dall'episodio della grotta, magari mi sbaglio.
Altri personaggi che non posso far a meno di citare sono Haymitch, Effie, Cinna, Prim, Rue, sono tutti personaggi che mi sono piaciuti e che mi sono entrati dentro al cuore. Gale è l'unico che non ha la mia stima, non so bene perché ma l'ho sempre trovato un po' antipatico.
Tutti i personaggi che incontreremo sono ben caratterizzati, esprimono i loro sentimenti e ci sembrano quasi reali. Anche tutto il word building è caratterizzato alla perfezione, nessun dettaglio è lasciato al caso. Credo che questo sia il motivo del fatto che questa storia è impossibile da non amare perché sembra quasi reale. Un futuro violento che mi terrorizza ed allo stesso tempo insegna a ciò che le persone possono arrivare a fare quando hanno in mano il potere e credono di avere il destino di tutti nelle loro mani.


Per concludere se non avete letto Hunger Games vi prego di leggerlo subito perché è veramente molto bello, affascinante, adrenalinico e guardate anche il film perché è abbastanza fedele al libro. Inoltre gli attori sono veramente bravi.
Ora vi lascio alle recensioni delle mie colleghe e possa la fortuna esser sempre a vostro favore!




Valutazioni finali
  • Tempo impiegato: Due giorni.
  • Voto: 10/10. Il libro è una droga. Quando ho iniziato a leggere questo libro la curiosità mi ha portata a continuare la lettura e l'ho amato tantissimo.
  • Lettura: Scorrevole
  • Copertina: 10/10.  Uguale all'orginale, ricca di dettagli che ho apprezzato veramente tanto. Inoltre la nuova edizione ha la copertina ruvida! Una meraviglia! 
  • Ambiente: 10/10. Le descrizioni riguardo all'ambiente sono talmente tanti che che è impossibile non conoscere alla perfezione dove ci troviamo e che cosa accade intorno a noi.
  • Personaggi: 10/10. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e abbiamo subito idea del loro carattere. Ci sono alcuni personaggi che mi sono entrati subito nel cuore, come Peeta e Katniss ma ce ne sono molti altri come Rue.
  • Storia: 10/10. Una storia cruenta, forte di un futuro violento che fa rifflettere. Un distopico che non può mancare nella libreria di ognuno di voi perché merita di essere letto. Inoltre è interessante per com'è stato trattata la parte romantica che è quasi inesistente, ma quando c'è fa battere il cuore.
Buona Lettura!
A presto,
Beatrice












2 maggio 2020

Recensione del Romanzo: Bellezza Selvaggia di Anna-Marie Mclemore

Buon pomeriggio lettori,
oggi porto alla vostra attenzione la recensione di un libro che avevo recensito nel mio blog Fantasticamente Sognando, che ormai non uso. Ho pensato che sarebbe stato interessante riproporvela per sapere che cosa ne pensate e se condividete con me lo stesso pensiero. Questa recensione l'avevo scritta il 20 agosto del 2018, quando avevo appena iniziato a leggere la serie de L'accademia del bene e del male.
Avevo trovato questo romanzo complesso nel suo genere ed oggi come allora sono curiosa di conoscere il vostro pensiero su ciò che andrò a dire.
Vi ricordo inoltre che ciò che leggerete in questo momento, è solo un giudizio personale quindi siete liberissimi di pensarla diversamente da me, anzi sarebbe bello anche fare un confronto sulle nostre diverse opinioni.

Copia acquistata.



Titolo: Bellezza Selvaggia
Autore: Anna- Marie Mclemore
Formato :Copertina rigida / Ebook
Editore: Newton Compton Editori
Serie: Autoconclusivo
                          












Trama
L'amore fiorisce nei luoghi più misteriosi
Per quasi due secoli le Nomeolvides sono state legate al giardino della Pradera, la splendida tenuta che incanta i visitatori di tutto il mondo, giunti appositamente per ammirare le sue piante rigogliose. La bellezza del giardino, infatti, dipende direttamente dai poteri delle donne che lo custodiscono e che sono in grado di far sbocciare i fiori più belli con un solo tocco. Ma il loro legame con la terra è connesso a una maledizione: se si innamorano, i loro amanti svaniscono nel nulla. Dopo generazioni di inspiegabili scomparse, all’improvviso nel giardino viene ritrovato uno strano ragazzo. È Estrella, una delle ragazze più giovani, a prendersi cura di lui, mentre le Nomeolvides si interrogano sul misterioso nuovo arrivato, che ricorda a malapena il suo nome: Fel. La ricerca della verità nel passato della Pradera e di Fel porterà Estrella a scoprire segreti tanto magici quanto pericolosi, che affondano le radici in eventi accaduti secoli prima.
Da un’autrice pluripremiata
Entra nel magico giardino custodito da generazioni di donne che si tramandano una terribile maledizione

«Romantico e misterioso, questo romanzo evocativo e lussureggiante è un vero piacere per i lettori.»
Kirkus
«McLemore in questo romanzo unisce suspense, folklore, romanticismo e una prosa ricca. Magia pura: feroce, luminosa e fiammeggiante.»
Booklist
«Un racconto vibrante e magico che non si dimentica facilmente... Questa fantastica favola delizierà i suoi lettori.»
Library Journal

Opinioni Personali (No spoiler)
La lettura del romanzo devo dire che è stata a dir poco problematica. Il libro è di una lentezza estrema e devo ammettere che questa fantasia che ha l'autrice, seppur partita con le più buone intenzioni, tende irrimediabilmente a confondere il lettore. Lo confonde fin dall'inizio con la sua narrazione lenta, che a parer mio alcune cose le poteva anche togliere e semplificare la storia che è già abbastanza complicata di suo. Soprattutto non avrebbe dovuto ripetere cinquantamila volte le stesse cose. Dunque mi chiedo ma se la storia è in terza persona perché poi molte volte la scrittrice cambia punto di vista? Così forse non si crea ancora più confusione? 
Boh!
L'inizio della storia parte con Estella, le sue sorelle e la sua famiglia composta da mamme, nonne (e parenti femminili vari) dove ci viene spiegato come funziona il loro legame con la terra, con il fatto che i mariti/compagni di sesso maschile scompaiano all'improvviso e sul loro amore verso la loro amica Bay che è una delle proprietarie di questa tenuta, quindi loro stanno lì per lavorare da quanto ho potuto capire.
Quando arriviamo al secondo capitolo,rimaniamo spiazzate perché cambia irrimediabilmente punto di vista e ci ritroviamo ad essere confusi perché diciamo " ma se prima è andata da una parte, come mai ora è qui? che cosa è successo? " e poi capiamo subito che l'autrice ha integrato il nuovo protagonista senza dircelo! Io avrei messo subito in chiaro che quello sarebbe stato un nuovo personaggio e non dopo, perché la confusione sale soprattutto quando i punti di vista non riescono ad essere più riconoscibili. Infatti da qui conosciamo, Fel il nuovo protagonista che l'autrice avrebbe dovuto presentare ed integrare bene nella storia, ma non è stato così ... purtroppo!
La storia procede con diversi punti di vista sempre alternati, a volte in modo giusto e a volte in modo sconnesso. Sicuramente per capirlo meglio è necessario una seconda lettura, che io assolutamente non farò perché è veramente troppo brutto a mio parere, ma chissà se un giorno non mi verrà  l'idea di rileggerlo una seconda volta per capire se il mio giudizio rimarrà lo stesso.
Oltre a trovarlo confusionario, l'ho trovato anche noiosissimo perché tutta la storia è sempre svolta nello stesso posto, tranne qualche piccola fuga ma essa persiste sempre e solo nella Pradera ( il posto dove la storia è ambientata).  Infatti è veramente estenuante leggere una storia svolta sempre nello stesso giardino se non succede nulla di eclatante tranne alcuni fatti che si son verificati ma di poco conto. A volte  i fatti accaduti sono descritti in un modo troppo veloce e confusionario, altri in modo sorprendente.
Si ammetto che la fine è sorprendente perché finalmente sono arrivata alla fine del libro.
Cosa alquanto complicata è la maledizione che hanno queste donne: ovvero, non possono uscire dalla Pradera se hanno l'intenzione di scappare altrimenti muoiono. In pratica devono stare sempre lì a curare questo prato per il resto della vita. La maledizione non si ferma qui, infatti già sono in una situazione disagiata ... peggioriamo la situazione e facciamo pure scomparire gli uomini che amano. Dunque gli amanti scompaiono e loro non potranno mai continuare la loro discendenza, quindi queste cinque figlie sono le ultime che avranno a che fare con questa maledizione.
Fin qui non ho nulla da obiettare ma durante la lettura queste donne vanno a comprare ciò che a loro occorre ed escono fuori dalla Pradera, addirittura una pensa alla fuga. Ora mi chiedo ma ... se io sono fuori la Pradera, posso scappare oppure il potere di questa terra mi trascina nuovamente al mio posto se non sono nel suo territorio? 
Questa rimarrà una questione irrisolta.
In ogni caso perché parlo così? 
Verso la fine succede una cosa talmente assurda che non c'entra nulla con la magia, almeno non direttamente e se riguarda qualche strana magia ... la questione è stata gestita male e leggere una cosa del genere per me è inconcepibile. 
Quello che si andrà a scoprire, non credo si possa definire maledizione ma credo abbiano avuto un lavaggio del cervello potente. L'autrice secondo me si è dimenticata il vero senso della fiaba dato che questo romanzo è stato pensato al modello della fiaba.
Ma che fiaba è? 
Una fiaba confusa che non sa di fiaba. La magia si limita ai fiori e la maledizione è un invenzione pura delle loro menti. Il cattivo è uno che potrebbero uccidere in un attimo eppure non fanno niente e vengono sottomesse a lavori forzati. I personaggi sono deboli e si fanno sfruttare da lui che non ha alcun potere su di loro!
 Le donne che hanno questa maledizione inoltre vengono scoperte e cacciate perché sono diverse e creano fiori. Perché allora l'autrice non ha messo che venivano sfruttate magari per i loro poteri? Che senso ha metterle rinchiuse in una terra che in teoria li controlla ma in realtà non è assolutamente vero? Poi tutta questa loro paura finisce così? Perché? I problemi che avevano prima ora sono scomparsi? Va bene, in parte si, ma se loro sono maledette dalla terra appena sono entrate, dovrebbero rimanere comunque nei loro confini e non dovrebbero muoversi.
Ho letto una storia che si basava sulle sirene, si chiama The Siren di Kiera Cass e anche in questa storia le sirene erano simili a queste ragazze, ovvero che dovevano stare nei confini e non abbandonare in questo caso il mare perché esso li controllava e poteva anche ucciderle. Il libro ha avuto un senso! La liberazione ha avuto un senso. Non cambia molto da questo romanzo che ho letto e che tratta di piante. 
Io penso che Bellezza Selvaggia sia ispirata in modo più confuso a The Siren e vi spiego i motivi:
- sono tutte ragazze che hanno dei poteri e sono creature magiche;
- stanno in un habitat che li costringe a rimanere in quel posto altrimenti vengono uccise;
- incontrano un ragazzo che gli cambia la vita e grazie a lui in un certo senso vengono spinte a liberarsi dalla maledizione;
- il cattivo è l'habitat stesso da come si può intuire;
e poi c'è un altro motivo che non posso citare altrimenti farei spoiler.
Il romanticismo tanto acclamato è scialbo. 
Il mistero svanisce già dal primo capitolo perché ormai capiamo chi è il vero nemico della protagonista e chi ha causato la maledizione; anche se effettivamente non si capisce bene il motivo del perché questa terra le abbia maledette. In fondo mica è colpa loro ciò che è accaduto in passato!
La magia è quasi inesistente tranne per questi fiori che vediamo e per le cure che fanno alla tenuta. Di certo questo romanzo non verrà davvero dimenticato facilmente a causa di ciò che ha scaturito in me. Non credo che leggerò altre storie di Anna-Marie Mclemore ma soprattutto non acquisterò più un suo libro perché questo mi è bastato e se questo è davvero il suo stile devo ammettere che decisamente non fa per me. 
Inoltre viene classificato come fantasy quando in realtà è un semplice romanzetto rosa con una spruzzata di magia dato che come ho già detto l'azione è andata a farsi un giro, l'avventura è andata perduta e credo che dovremo rivolgerci a Indiana Jones per recuperarla un po'. 
La lentezza fa invidia ai Promessi Sposi di Manzoni, e penso che la Divina Commedia sia più movimentata di questo libro. Non sono neanche paragonabili ma veramente ha deluso le mie aspettative e ferito i miei sentimenti più profondi.
I personaggi sono descritti in maniera poca approfondita: una cosa però è certa all'autrice piace il numero cinque dato che vi sono cinque cugine, cinque mamme, cinque sorelle, cinque nonne, poi vi sono la ragazza Bay e il fratello Reid, e il nuovo arrivato Fel. Nessuno di questi a parte le cose che vi ho detto sopra è stato ben caratterizzato e neanche la storia d'amore, se si può definire tale dato che i personaggi sono tutti piatti.
Le descrizioni degli ambienti è stata poco approfondita e credo che anche questo abbia favorito la confusione nella storia. L'unica cose che troverete sarà il fatto che si parlerà molto di fiori in modo sempre più confudo e saranno fatte molte descrizioni su di essi. Troppe!
Lo spagnolo mescolato un po' all'italiano mi ha un po' fatto storcere il naso perché non sono spagnole quindi non ha senso mettere tutti questi nomignoli come boraja al posto di borragine. 
In ogni caso l'idea di partenza dell'autrice era buona, la copertina abbastanza accattivante perché cattura subito l'attenzione, ma la storia poteva esser elaborata meglio. Doveva avere più magia, esser spiegata in modo migliore per dare un po' di spazio alle coppie che si sono formate.
Riuscire soprattutto a dare un senso:
- alla storia d'amore che invece scarseggia.
- un carattere più incisivo a Reid.
- una spiegazione sulle dinamiche della maledizione della Pradera e su altre cose che non posso dire.
- regalarci un finale migliore e meno confudo.
Doveva alternare i punti di vista mettendo per scritto il nome tipo " Estella" o " Fel" perché poi fra le pagine uno si perde. Non doveva mischiare i punti di vista nello stesso capitolo e doveva caratterizzare meglio tutti i personaggi presenti-
Lo so, sono ripetitiva ma questo romanzo mi ha fatto veramente arrabbiare!
Mi fa arrabbiare soprattutto il fatto che l'autrice aveva la potenzialità di creare una storia veramente avvincente se solo avesse lasciato da parte tutte le cose inutili che ha messo mentre ha lasciato le parti più importanti al caso.
I personaggi piatti non servono a nulla! Le descrizioni dei fiori troppo a lungo stancano! Era necessaria una descrizione migliore di tutto quanto ma in modo chiaro! Regaliamo ai personaggi una buona caratterizzazione e diamo un senso fino alla fine a un romanzo.
Per concludere, non credo che acquisterò veramente mai più un suo libro perché sono profondamente delusa dall'aspettativa che avevo per questo romanzo.

Valutazioni Finali
  • Tempo impiegato: Circa un mese.
  • Voto : 3/10. L'idea è buona ma gestista male.
  • Lettura : Lentissima e confusa. 
  • Copertina : 7/10. La cover è molto bella peccato per il contenuto.
  • Ambiente : 1/10.  Sinceramente non so neanche dove siamo, tranne che in questo prato.
  • Personaggi : 2/10. I personaggi sono caratterizzati in modo pessimo
  • Storia : 3/10. Idea buona ma gestita in modo desolante.

Mi dispiace per queste recensione negativa ma non potete capire quanto mi ha devastata questa lettura.
Buona Lettura!
A presto,
Beatrice



Recensione del Romanzo: Legend di Stephanie Garber #2

Buon pomeriggio lettori,
oggi porto alla vostra attenzione le mie considerazioni riguardo il secondo volume della trilogia di Stephenie Garber, Legend edito da Rizzoli. Questo libro l'ho letto a gennaio, ma non ho mai postato la recensione qui sul blog, anche se era pronta da tempo.

Copia acquistata.



Titolo: Legend #2
Autore:Stephanie Garber
Formato :Copertina rigida / Flessibile/ Ebook
Editore: Rizzoli 
Serie: Trilogia  
                           - Caraval #1
                           - Legend #2
                           - Finale #3










Trama
Dopo la travolgente avventura nel mondo magico e misterioso del Caraval, Donatella Dragna è riuscita finalmente a sfuggire al padre e a salvare la sorella Rossella da un disastroso matrimonio combinato. Ma Tella non è ancora libera; per ritrovare la madre Paloma ha stretto un patto disperato con un criminale misterioso, che vuole in cambio qualcosa che solo lei può dargli: il vero nome di Legend, il Mastro di Caraval. L'unica possibilità per scoprire il vero nome di Legend è vincere il nuovo Caraval, che si terrà a Valenda, l'antica capitale dove una volta regnavano i Fati, in occasione del genetliaco di Elantine, la sovrana dell'Impero di Mezzo. Tella dovrà quindi immergersi di nuovo nella competizione magica, tra le attenzioni di un inquietante erede al trono, una storia d'amore impossibile e una ragnatela di segreti, tra cui anche quelli di Rossella. Se fallirà non potrà mantenere il suo patto e rischierà di perdere tutto, compresa forse la vita. Ma se vincerà, Legend e il Caraval saranno distrutti per sempre.

Opinioni Personali
Il secondo volume di questa trilogia è stata una lettura bellissima, anche se all'inizio son rimasta un po' delusa che questo libro fosse incentrato maggiormente su Donatella.
Continuo a non capire come mai la prima volta che ho iniziato questo libro non mi aveva così attirato mentre quest'anno lo sto divorando e adorando.
Anche in questo romanzo, l'illusione e il gioco la fanno da padroni soprattutto grazie all'entrata in scena dei Fati, esseri pericolosi e vendicativi.
Questa volta è tutto reale, nonostante i tratti di uno spettacolo di Caraval.
In questo volume, la storia è incentrata su Donalella Dragma, riunita dopo tante peripezie a sua sorella Rossella e  finalmente libera dal padre. A causa di un patto stretto per ritrovare sua madre con un amico misterioso Tella  sarà obbligata a partecipare al nuovo spettacolo di Caraval. Se scoprirà il vero nome di Legend, il suo amico le dirà dove si trova sua madre.
Il nuovo Caraval si terrà a Valenda. l'antica capitale dove regnavano i Fati, e Tella dovrà immergersi in questa nuova avventura, tra storie d'amore e segreti, dovrà stare attenta a non perdere tutto ciò a cui lei tiene perché se vincerà Caraval ... Legend e lo stesso spettacolo saranno innesorabilmente distrutti. In questo volume troviamo i personaggi del libro precedente ma non solo infatti ne incontreremo molti altri interessanti.
Julian, Jack e Dante sono i protagonisti maschili che mi sono piaciuti di più, perché hanno una bella caratterizzazione e un certo fascino che mi hanno colpito. Julian e Dante li abbiamo già conosciuti nel primo volume e sono veramente felice di averli incontrati nuovamente ora anche perché sono diventati più interessanti. Jack invece è un nuovo personaggio a tratti sadico e dolce che un po' mi ha fatto sorridere.
Rossella e Donatella sono le protagoniste femminili che mi sono piaciute molto anche in questo secondo volume. Sembrano più adulte e sono molto forti. Anche se questa volta il libro è incentrato molto su Donatella che su Rossella, la storia risulta molto interessante.
I sopprannomi delle due ragazze continuano ad essere presenti ma ormai dopo aver letto il primo volume mi sono abituata, che nonostante non li sopporti sono molto meno e non appesantiscono più la lettura.
La scrittura continua ad essere scorrevole e la storia interessante, in grado di catturare l'attenzione del lettore fino alla fine. Infatti, non mi ha ancora annoiata e l'ho trovato ancora più intenso nel suo mistero. 
Il rapporto fra Donatella e Rossella è sempre più forte tanto da continuare ad esser ben gestito in ogni situazione. Si vede tantissimo quanto l'autrice ha dato importanza al rapporto fra sorelle che è indivisibile nonostante tutto.
Il rapporto della coppia che si è formata fra la fine del primo volumo e che continua in questo secondo volume continua a piacermi molto. Sono veramente troppo carini insieme!
Questo libro come il precedente è pieno di colpi di scena che mi hanno fatta sorprendere sempre di più, tanto da chiedermi cosa sarebbe accaduto nel capitolo precedente. Aiutata dalla lettura scorrevole, il libro l'ho finito in due giorni, purtroppo!
Questo romanzo è ancora più bello del precedente e non so più quali parole usare per farvi capire quanto questa trilogia meriti di esser letta. Ci vengono spiegate molte domande rimaste in sospese dal romanzo precedente e in cambio la scrittrice ce ne mette altre che verranno chiarite nel terzo.
Legend comunque ha il suo fascino ed io lo amo incondizionatamente!

Punti di Forza
  • La storia fino a questo momento è quella più orginale;
  • Caraval, Legend e Finale creano dipendenza ed è impossibile non amarli;
  • I personaggi sono tutti caratterizzati alla perfezioni.
Punti negativi
  • I soprannomi sono fastidiosi ma piano piano ci si abitua;
  • Il nome orginale del libro è Legendary e non capisco perché la scelta della traduzione sia stata Legend. Capisco che la storia ruoti attorno a lui ma sarebbe stato carino mantenere il titolo originale.
Valutazioni Finali
  • Tempo impiegato: Due giorni. Il romanzo è molto scorrevole e interessante, tanto da creare dipendenza.
  • Voto : 9/10. Legend, è un romanzo
  • Lettura : Scorrevole.
  • Copertina : 10/10. La cover è meravigliosa e ricca di dettagli interni ed esterni, veramente ben curati. Continuo a non capire la scelta dell'editore nel  cambiare " Legendary" il titolo originale in "Legend". Presumo che sia perché questa storia è molto centrata sul Maestro di Caraval ma sarebbe stato meglio tenere il titolo originale.
  • Ambiente : 10/10. Le descrizioni dell'ambiente lo rendono reale ai nostri occhi tanto che sembra di stare veramente in questi posti meravigliosi.
  • Personaggi : 10/10. I personaggi sono molti in questo secondo volume e tutti ben gestiti. Ognuno ha il suo carattere ben delineato e spiegato bene. Li ho amati tutti!
  • Storia : 9/10. Veramente bella che ha catturato la mia attenzione fino alla fine. Mi piace specialmente il fatto di come la Garber è in grado di gestire il mistero che aleggia intono alla figura di Legend.
Buona Lettura!
A presto,
Beatrice