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31 ottobre 2022

Blogtour: Tour di Halloween 2022 - Ventiquattro consigli di lettura a tema Halloween

                                    

Buon pomeriggio lettori,

oggi io insieme alla mia amica Yely del blog La libreria di Yely, abbiamo organizzato un blogtour dedicato ad Halloween. Ognuno di noi porterà consigli, ricette ... insomma, tanti argomenti diversi per rendere omaggio a questo giorno. Il mio argomento è:

Ventiquattro consigli di lettura a tema Halloween



I celebri romanzi di Dracula, Frankestein e il mistero di Sleepy Hollow non possono mancare insieme all' edizione annotata di Lovercraft. Halloween che fifa felina e i vari libri sulle avventure di Mortina, invece possono piacere ai più piccoli.




Le atmosfere dark di Beautiful Creatures, le atmosfere gotiche di Mexican gothic e Sulle tracce di Jack lo Squartatore possono essere delle buone letture per chi vuole immergersi in atmosfere un po' oscure. Invece per i più piccoli consiglio lo strano caso del misterioso Hotel e la notte delle zucche mannare. Teddy è un buon thriller che mi ha fatto molta paura!


Racconti del terrore, Coraline e lo strano caso del dottor Jeckyll e Mr Hyde sono letture che consiglio e adatte al periodo. Ai bambini sicuramente potrebbe piacere tanto lupetta luna e fantasmologia. Consiglio anche una guida sulle case stregate.



Per concludere consiglio diversi libri sui vampiri, tra cui una guida, un libro in inglese ( Vampireology) e Twilight. Hide è un buon horror e non possono mancare tutti i racconti di Lovercraft. Invece per i più piccoli, una nuova avvenutura con Lupetta Luna. 


Spero che i miei consigli vi siano piaciuti.

Fatemi sapere quali libri avete letto e quali altri libri mi consigliate!

Buona Lettura!




Ehi, non è finita qui!
Questo è il calendario dove troverai e potrai leggere gli altri articoli delle nostre colleghe che hanno partecipato insieme a noi.
Che aspetti? Corri a leggere! ❤






24 settembre 2022

BlogTour: La sorella minore di Catherine Hubback - Dove eravamo rimasti?

Buongiorno lettori, 

oggi porto alla vostra attenzione la mia tappa dedicata al romanzo di Catherine Hubback, La sorella minore edito da Vintage editore.


  La sorella minore di Catherine Hubback - Dove eravamo rimasti?

Esattamente il 31 gennaio 2021 è uscito il romanzo di Catherine Hubback, La sorella minore. La nipote di Jane Austen ha cercato di dare vita e terminare l'opera che Jane Austen voleva pubblicare. Grazie alla Vintage Editore, possiamo leggere la storia de I Watson e immergerci ancora una volta nell' epoca, a parer mio, più bella.

In occasione dell'uscita del secondo volume, porto la mia tappa che spero vi incuriosirà. Se volete leggere la recensione del primo volume la troverete a questo link ma se volete avere un recap del libro a grandi linee, iniziate a leggere la mia tappa.


Dov'eravamo rimasti?

Emma, alla morte della madre, vive una situazione difficile insieme ai suoi fratelli e le sue sorelle. Il padre è debole e provato. Per questo motivo, lei verrà adottata dai suoi zii che la faranno vivere 
nell'agio. Però, alla morte dello zio, Mr Pearson, tutto cambia.
Lasciando l'eredità a sua moglie, Mr Person segna il destino disastroso di Emma. Infatti, la moglie una volta superato il periodo del lutto si sposa con un ilrlandese. Per questo motivo, Emma è obbligata a tornare a casa del padre con sole 50 sterline da dividere con le sorelle.
Tornare a casa dopo tanto tempo per lei non è affatto facile ma grazie all'amore del padre e della sorella Elizabeth, inizia a ambientarsi. Essendo mancata da così tanto tempo, deve conoscere anche i suoi 
fratelli ma i rapporti con gli altri non saranno così semplici come pensava.
Oltre a questo, essendo abituata agli agi, è difficile per lei abituarsi alla povertà.

Come da tradizione, per il ballo di natale vengono invitate da Mrs Edwards e lei sarà la fortunata che parteciperà al ballo. Lì conoscerà Tom Musgrove e Mary, la figlia degli Edwards. Partecipano gli ufficiali, tra cui il capitano Hunter. Fanno la loro comparsa Lady Osborne, i suoi figli e Miss Carrr. Fa la conoscenza con il bambino Charlie e il suo cavaliere del ballo sarà Mrs Howards.

Tom Musgrove, che lei detesta, sembra non lasciarla in pace e, dato che suo padre e sua sorella sono impossibilitati per andare a prenderla, si offre di accompagnarla a casa. Naturalmente non sarà lui ad accompagnarla ma Mrs Edwards. A casa andranno a visitarla Lord Osborne e ancora una volta Mr Musgrove, continua a manifestare la sua presenza in modo indisponente.

La settimana natalizia si avvicina e così anche la visita di sua sorella Margaret, del fratello Robert, di sua moglie Jane. Ancora rancoroso verso suo zio che non gli ha lasciato alcuna eredità e verso Emma, Robert si dimostra ostile nei suoi confronti. Neanche a Jane, Emma trova molto simpatica e quando la invita, rifiuterà diverse volte di andarla a trovare a casa loro. Ancora una volta durante la cena Tom fa la sua presenza e si ferma a cena, dove viene sottoposto a numerose domande da parte di Margaret.

Emma cerca di scampare da tutti e trascorre la giornata nella stanza del padre, recuperando in questo modo il loro rapporto e stando lontana dagli ospiti che non sopporta. Fortunantamente, la permanenza del fratello e  Jane dura poco, dato che partono dopo pochi giorni.

Quello che ci vuole proprio per distrarsi da quei giorni, non tanto piacevoli, insieme a Margaret vanno a fare una passeggiata. Accidentalmente, o volontariamente a causa dell'obbiettivo di Margaret di rincontrare Mr Musgrove, si imbattono proprio in lui. Tom cerca in ogni modo di  focalizzare la sua attenzione su di lei, tanto da volerle presentare sua sorella ma Emma, rifiuta. 

Quasi aggredite da un cane rabbioso, vengono salvate da Me Howard che con i suoi modi gentili riesce a conquistare Emma. Anche lui le vuole presentare la sorella e questa volta, accetta. Così, dopo qualche giorno la vanno a trovare insieme a Elizabeth, senza portare con sè Margaret a causa dei pochi posti nel carretto. 

La visita procede bene ma quando arrva il momento di andare il tempo peggiora e sono costrette a trascorrere diversi giorni con loro. Durante il loro soggiorno trascorreranno tanto tempo con Mr Howard e sua sorella, visiteranno il castello, trascorreranno la cena in compagnia della famiglia Osborn. Si evince che sia Mr Osborn che Mr Howard tengono molto a lei e provano forti sentimenti. Tutto questo tempo passato insieme, matura il rapporto che si sta instaurando tra lei e Mr Howard.

Appena la neve si scioglie, è tempo di tornare a casa e vengono accolte con gioia. Il tempo di arrivare che Tom va a trovarla e apprende da Margaret della settimana trascorsa lontata da casa. Lui dimostra un vero interesse per Emma ma lei continua a non sopportarlo. 

A sconvolgere la sua quiete e a regalarle gioia ancora una volta sarà Mr Howard a farle visita e la inviterà ancora una volta al castello, questa volta a entrambe le sorelle. Però, lei sarà l'unica che portrà prolungare la sua permanenza. 

Margaret delusa e gelosa del fatto che lei non potrà permanere la sua permanenza, si arrabbia con Emma e la fa sta male fino a farla arrivare alle lacrime. Elizabeth, invece, che si è sempre dimostrata più amorevole, la consola e la conforta spiegandole che il suo futuro potrebbe davvero essere radioso con Mr Howard.

E ora che succederà?

Non ci resta che scoprirlo nel prossimo volume!


Buona Lettura!



Ehi, non è finita qui!

Questo è il calendario dove troverai e potrai seguire le opinioni dei miei colleghi che hanno partecipato con me all'evento. Troverai tanti articoli interessanti per farti un idea chiara su come questo libro ci abbia stupiti.

Che aspetti? Corri a leggerle! ❤










27 gennaio 2022

Review Party & Blog Tour: Daniel Spoon. La via di mezzo di Gabriele Delfino

 Buongiorno lettori,

oggi porto alla vostra attenzione la recensione del romanzo di Daniel Spoon. La via di mezzo di Gabriele Delfino edito da Rossini Editore.

Ringrazio l'editore e l'autore per la copia omaggio



Titolo: Daniel Spoon. La via di mezzo
Autore: Gabriele Delfino
Editore: Rossini Editore
Genere: Paranormal Romance


Daniel Spoon è un ragazzo impacciato di 19 anni, con gli occhiali, i capelli gonfi e un imbarazzante residuo di acne. Tutto questo però è poco importante, perché è alle soglie di una nuova vita: sta iniziando l'università, ha trovato un lavoro per mantenersi ed è pronto a lasciarsi alle spalle gli anni spiacevoli dell'adolescenza. Quello che non sa è che il destino ha altri piani per lui e quando si innamorerà̀ di Elisabeth, una ragazza bellissima e misteriosa, la sua vita sarà destinata a cambiare per sempre. Che cosa nasconde la ragazza? Qual è il suo segreto?

Daniel Spoon. La via di mezzo è un romanzo paranormal romance che ho letto in questo periodo e grazie allo stile dell'autore sono riuscita a leggerlo in pochi giorni. La lettura è scorrevole e per questo motivo è facile finirlo in fretta.
Dalla trama si apprende che il diciannovenne Daniel Spoon è un ragazzo impacciato con occhiali, capelli gonfi e un imbarazzante residuo di acne. Dovrà andare all'università e si sposerà da casa sua per andare a vivere un po' lontano per frequentarla. Alloggerà nella residenza degli studenti, dove conoscerà il suo coinquilino, e per mantenersi le spese lavorerà da Fat Burger, un fast food in cui conoscerà tante persone e farà nuove amicizie. Durante la festa delle manitricole una ragazza attira la sua attenzione: si chiama Elisabeth e sarà la sua ossessione. Quando si conosceranno, scoccheranno scintille e verrà a scoprire cosa gli nasconde.
La lettura in sè è stata interessante e alcune parti mi sono piaciute molto, ovvero quando il protagonista faceva qualcosa di buffo. Infatti, Daniel è un protagonista un po' buffo, difficilmente dimenticabile, dato che i suoi pensieri tormentati sono molto presenti. Perfino, in situazioni assurde, inizia a farsi dei viaggi mentali altrettanto assurdi che risultano simpatici. Infatti, l'ironia è proprio una delle tante caratterizzazioni del suo comportamento.
Elisabeth al contrario è una ragazza con un bel caratterino e per certi versi se la tira un po'. Difficilmente dimenticabile anche lei per i suoi modi un po' troppo bruschi e per le sue scelte improvvise discutibili, anche Elisabeth è una protagonista ironica e molto forte.
Il mio personaggio preferito fra tutti però è Alice, una ragazza che mi ha veramente fatta ridere e l'ho trovata fortissima. Dopotutto, nonostante sembri così rigida, poco simpatica e senza cuore ... è l'esatto contrario e mi è piaciuta moltissimo.
Solitamente indovino facilmente la creatura misteriosa ma questa volta non c'ero proprio arrivata riguardo ad alcuni  personaggi e per certi versi è stato sorprendente capire che cosa si nascondesse in un certo personaggio. 
Mi ha davvero sorpresa questa lettura e l'ho trovata interessante, sotto alcuni punti di vista.


La mia tappa per questo blog tour è :

ANGELI E DEMONI

Il tema principale del libro di Gabriele Delfino è quello degli angeli e dei demoni, infatti ci sono molte spiegazioni e differenze fra loro. Vi riporterò in questa tappa alcune informazioni utili che troverete all'interno del libro e spero che vi incuriosisca.

Gli angeli sono i miei preferiti e in questo libro apprendiamo che possono assumere la forma che più preferiscono e che li caratterizza meglio. Durante il racconto si apprende che ci sono state unioni tra uomini e angeli, tanto che viene citato anche un verso della Bibbia ne la Genesi (6:1-4). Nella storia sono presenti due legioni: 

- angeli caduti, che hanno rinunciato alla grazia e si sono allontanati da Dio. Uno dei personaggi che incontreremo appartierene a questo tipo e può sentire i pensieri delle persone. Essi compiono azioni sanguinarie, quanto i demoni. Anche loro possono leggere i pensieri come gli angeli custodi ma devono concentrarsi perché non hanno un legame con quella persona. Possono leggere la mente di una persona alla volta.

- angeli santi, che sono nella grazia di Dio.
In questo romanzo sono citati  gli arcangeli e gli angeli custodi, quelli che stanno vicino a noi e ci proteggono. Sono proprio loro che leggono nei pensieri delle persone. Essi vegliano, custodiscono e proteggono.In più condividono ciò che sentiamo, le emozioni e le sensazioni, dolori e paure. Attraverso loro passa tutto e vivono ogni cosa per mezzo di Dio in modo che la sofferenza diventa soffortabile.
Ogni angelo fa parte di una legione.


Uno dei personaggi è un demone della vendetta e il suo compito è vendicare tradimenti e adulteri, solitamente a carico di uomini ma occasionalmente anche di donne. Quando una persona prova il desiderio di vendicarsi o rancore, allora uccide il traditore tramite un grosso impulso. Apprendiamo che queste creature esistono dai tempi dell'Antica Grecia. Resistere a questi impulsi non è facile, infatti, c'è un grande sforzo e il personaggio ci parlerà durante la lettura di quanto sia doloroso e quasi impossibile ribellarsi a questo. L'unica cosa che salva a quanto pare da un'aggressione è la lucentezza della propria aura, più è brillante e pura più è difficile penetrarla. Essi vedono l'aura e le caratteristiche fisiche, quindi il colore, odore e suono. Sentono anche i sentimenti che si provano e il profumo che uno emana. Queste creature hanno fame di emozioni umane: odio e desiderio di vendetta  lo alimentato nutrendo la sua natura. In questo libro però, una tra queste creature cerca di redimersi e vuole scegliere la propria strada diventanto buono. Per riuscire a controllarsi controllerà la propria fame di vendetta con la fame di bellezza, ovvero quella che si può trovare nell'arte, in un paesaggio e in un gesto di gentilezza. 
Queste creature mangiano ma non perché ne sentono il bisogno ma per vizio, un po' come il fumo, e quindi tenfono a soddisfare i piaceri per poi abusarne anche. Tutto quello che è legato al corpo e alla cerne diventa vizio. Queste creture non dormorno, riescono a influenzare, spingendola a fare delle azioni che non vuole, e capire che cosa prova una persona, vedere i dubbi e capire i pensieri, senza riuscire a leggerli al contrario degli angeli custodi. 
Altri demoni citati, sono I Brulicanti ovvero soldati delle legioni infernali che gli umani non possono vedere. Hanno il corpo di un essere umano scuoiato, al posto delle costole spuntano altri arti e corrono come scarafaggi con mani artigliate da otto dita utilizzate come zampe.Al posto della testa, hanno una sfera di carne in cui si apre verticale un’enorme bocca spalancata, piena di denti fitti e aguzzi, che termina in un buco nero senza fondo.


 Apprendiamo nella lettura che tutti sia angeli, umani e demoni hanno libero arbitrio ... quindi ognuno di loro può scegliere il loro destino a prescindere da ciò che è. Questo credo sia un bel messaggio che lascia questo libro. Inoltre, gli angeli non hanno sesso al contrario di umani e demoni che lo hanno. Se siete curiosi e volete approfondire meglio, non vi resta che leggere il libro, perché io credo di aver parlato anche troppo!

Buona Lettura!


Ehi, non è finita qui!
Questo è il calendario dove troverai e potrai seguire le opinioni dei miei colleghi che hanno partecipato con me all'evento. Troverai tanti articoli interessanti per farti un idea chiara su come questo libro ci abbia stupiti.
Che aspetti? Corri a leggerle! ❤









6 novembre 2020

BlogTour : Così si perde la guerra del tempo - Storia, ambientazione e generi (distopico/sci-fi/romance) associati al romanzo

Buongiorno lettori,
oggi porto alla vostra attenzione l'approfondimento del libro che ha accompagnato la mia settimana, ovvero Così si perde la guerra del tempo di  Amal El-Mohtar e Max Gladstone. 
Ringrazio la Mondadori per averci fornito il file.






Se avete letto la mia recensione del 3 novembre sicuramente avrete notato che ho trovato molte parti confuse riguardo la narrazione. A tal proposito  cercherò di essere il più chiara possibile in questa tappa su ciò che accade.

Questo romanzo racchiude una storia di speranza, dove  l'amore diventa più forte di una guerra e alla fine trionfa. Definirei questa una vittoria interiore che pone la speranza al primo posto, rendendo ciò il tema principale di questa storia.

 Entrambe prendono questa  corrispondenza epistolare come una sfida e alla fine ciò le porterà a conoscersi sempre più in profondità. La scintilla fra loro era già scoppiata dal loro primo incontro e le lettere non so state altro che un mezzo per farle avvicinare ancora di più.

 Questo è un romanzo che fonda le sue basi in una guerra, anche se non ho capito bene per quale motivo sia scoppiata, ma so per certo che entrambe le fazioni cercano di controllare il il passato per dominare il futuro. Dentro questo romanzo si mischiano tantissimi generi, come ho già detto nella mia recensione, e ci sono appunto diverse sfumature distopiche a causa di questi due schieramenti in guerra fra loro: Blu fa parte dello schieramento dal Giardino mentre Rossa  dall'Agenzia . Queste entità hanno diverse leggi e anche se non sono spiegate bene riusciamo a capire subito che non riusciranno mai a trovare una pace perché una vuole vuole predominare sull'altra. 

 Come avete potuto leggere nella  mia recensione  ho trovato questo libro  bello nonostante alcuni difetti basati su alcune parti  narrate in modo poco chiaro.  Ripeto anche il fatto di aver trovato la narrazione del libro  armoniosa, poetica e colma di metafore. Grazie a esse, se ci soffermiamo e leggiamo parola per parola, riusciremo a entrare e  a cogliere il vero messaggio  racchiuso all’interno di questo libro.

La storia di così si perde la guerra del tempo si apre in un campo di battaglia  dove  conosciamo per la prima volta Rossa, la nostra protagonista non proprio umana dato che riesce a far guarire la sua pseudo pelle in modo automatico e, soprattutto, si ricuciono anche i vestiti. Conosciamo il suo compito: percorrere i fili del tempo per assicurare all’Agenzia i futuri stabiliti, da cui Rossa dipende. Così quelli che fanno parte dell’Agenzia risalendo su per il tempo, spezzano le ciocche per assicurarsi il dominio.

Immaginate i fili del tempo come una lunga chioma dove le varie ciocche, se ho capito bene, rappresentano un punto storico. In questo caso le ciocche possono esser spezzate e Rossa, si trova proprio in una ciocca. Lì, con la sua forza tecnologica, dato che viene citato l’uranio, stermina i due imperi.

 Parte proprio da questo momento la loro corrispondenza epistolare con la sua nemica Blu, che viaggia attraverso il tempo in un modo indefinito. Oltre al ruolo dell’Agenzia conosciamo anche il Giardino, che al posto di distruggere il tempo lo semina. Comprendiamo quindi che entrambe le fazioni hanno obiettivi comuni, ognuno vuole controllare il passato per controllare il proprio futuro e quindi spezzano o stabilizzano varie ciocche nel tempo. Alcune parti devo dire che mi hanno ricordato la celebre serie tv Doctor a causa dei viaggi del tempo e dei meccanismi tecnologici.

La parte fantascientifica del libro la vediamo, oltre al pezzo in cui i tessuti di Rossa si ricuciscono, anche nella parte in cui bisogna leggere questa lettera. Infatti per leggere la lettera è necessario, oltre che bruciarla, assorbire ciò dentro la propria mente, così basterà solamente il pensiero della sua avversaria per poterla leggere. Credo che questa sia la parte più straordinaria che apre le porte al genere fantasy, dato che questo procedimento sembra un po’ magico. Soprattutto, non troveremo solo una lettera da bruciare ma anche una lettera sotto forma di ampolla che per esser letta va bollita. Le lettere non si possono leggere solo così ma, anche,attraverso: ossa,  pesci,rottami, foglie di tè, vapori, piume,semi, libellule morte, pungiglioni di api, scontrini, bacche ( quest’ultima mi ha ricordato tantissimo il riferimento a Hunger Games riferiti ai morsi della notte) e una macchia. Credo che siano stati molto importanti e originali questi elementi per lo sviluppo della storia, ci sono molti altri oggetti utilizzati ma non voglio svelarvi proprio tutto. 

Ci sono accenni anche di tecnologia avanzata, come i riferimenti all’uso dell’idraulica nell’attacco sferico di Rossa e a questi,penso, macchinari definiti pacciamatrici. Forse, sono macchine che aggiustano i fili del tempo per agevolare il Giardino? Questo ammetto di non averlo capito visto che non viene spiegato. So solo che per dominare il tempo, l’Agenzia usa un attacco tecnologico mentre il Giardino ha un approccio più biologico. 

Quello che mi è piaciuto a livello di storia è come il rapporto fra le due donne procede in ogni istante, attraverso queste lettere da decodificare riusciamo a capire quanto tutto questo sia geniale e incontri vari generi letterari. È veramente interessante il fatto di poter assimilare un oggetto dentro di sé per poter leggere una lettera. Credo che questo libro assuma proprio una caratteristica metaforica soprattutto nella parte delle lettere.

In fin dei conti quando leggiamo un libro, una lettera, un messaggio o una parola … tutto ciò è impresso dentro la nostra mente ed è un po’ simile a ciò che gli autori raccontano in questo libro: assorbire dentro di sé ciò che si legge.

Leggendo questo libro si assimila e si riflette davvero tanto, peccato per alcune parti confuse e non spiegate.

L’ambientazione in questo romanzo è molto vasta fin dall’inizio, narrata ma soprattutto descritta con una prosa elegante, armoniosa e potente. Sinceramente non riesco a definire quanto mi sia piaciuto il loro stile narrativo. All’inizio del libro ci ritroviamo in mezzo a una battaglia fra due grandi imperi e il riferimento al bronzo mi ha fatto pensare a un periodo abbastanza antico. Non ci troveremo solo in mezzo a battaglie ma anche in : un ospedale del ventunesimo secolo, in mezzo ai dinosauri. Vengono menzionati durante le lettere il Palazzo d’estate, il cavallo di Troia. Inoltre c’è un luogo particolarmente interessante che viene chiamato labirinto, in questo posto ci sono dei pellegrini e si trovano dentro questa grotta. Qua l’intreccio con le leggende, che fanno parte del genere fantasy, è riuscito a incuriosirmi sempre di più dato che secondo la leggenda il labirinto di ossa era stato creato dai giganti prima che gli dei li uccidessero e lasciassero la Terra. Ci viene anche detto che questa Terra vi era già prima dell’era glaciale e dei mammut. Ciò mi ha fatto pensare tantissimo alle Tombe dei Giganti, che ci sono qua in Sardegna. Secondo queste leggende si dice anche che è stato il primo serpente a costruire il labirinto scavando la roccia per nascondersi dal giudizio del sole. Qui il riferimento alla Bibbia riguardo il primo serpente è abbastanza evidente e il giudizio del sole, potrebbe significare Dio. Sempre riguardo questo labirinto che gli autori si sono soffermati a descrivere si dice che può esser stato creato durante l’erosione e il moto delle placche tettoniche. Attraverso questo labirinto comunque questi pellegrini cercano di lavarsi dai loro peccati per percorrere il sentiero della saggezza. Non ci viene descritta e non abbiamo alcun riferimento,però mi piace pensare che sia la Grotta dell’Ombra (a Jalalabad in Afghanistan) dove veniva celebrata l’ombra lasciata da il Buddha mentre combatteva e sconfiggeva, il drago Gopala.

I riferimenti storici sono davvero tanti, e uno fra questi c’è il pezzo di quando viene ucciso Giulio Cesare dai senatori. Inoltre ci sono riferimenti alla leggenda sulla famosa Atlantide che per via di un'esplosione vulcanica gigantesca in mezzo al mare ... lo tsunami l’ha sommersa. Tutt’ora rimane un grande mistero. Nel libro comunque apprendiamo che di atlantidi ce ne sono diverse e anche piuttosto strane.

Vengono citate anche diverse città paesi come Canada, Grecia, Creta, Filippine, Egitto e Nuovo Mondo ( per indicare l’America), soprattutto vengono citati tanti personaggi Tahuantinsuyo,  noti come  Cesare, Maria regina di Scozia,Socrate, Dante, i poeti Qu Yuan e Li Bai, popolo   Gengis Khan e persino alcuni oggetti come il servizio pregiato di porcellana da tè del Drago Ming di Meissen. Questa è solo una parte dei sono tantissimi riferimenti ai personaggi e ambienti iconici che vengono citati in questo libro.

Vengono affrontati anche temi importanti come la solitudine, la guerra e di quanto si è simili a prescindere dalla fazione in cui uno è.

Nonostante la crudeltà e la violenza descritte non posso far a meno di notare come la prima lettera di più si apre: “Guardate le mie opere, voi potenti, e disperate!” un sonetto di un poeta romantico chiamato Percy Bysshe Shelley.

Fino a questo momento ho parlato di storia, ambiente e personaggi, di alcuni tratti  del genere distopico,  fantasy e sci-fi e ho lasciato per ultimo il genere romantico, perché voglio regalare l’importanza che merita.

Ci sono tante parti in questo libro che mi sono piaciute e come ormai sapete per me la parte migliore è stata quella dello scambio epistolare fra le due protagoniste. In ogni lettera vediamo come il loro sentimento delle protagoniste accresce in entrambe, fino a diventare talmente importante da divenire poetico. La loro storia d'amore mi ha fatto emozionare davvero tanto, specialmente le loro parole così poetiche e romantiche che si scambiano a vicenda. Se siete romantiche, come me, non potete far altro che apprezzarlo!

Spero che la mia tappa  Storia, ambientazione e generi (distopico/sci-fi/romance) associati al romanzo vi sia piaciuta, ribadisco ancora che non è stata una lettura facile ma piuttosto difficile, anche perché affronta un tema importante quello della solitudine e non solo. Però, credo che tre pagine di approfondimento siano abbastanza e forse ho svelato anche troppo.

Buona lettura !





18 settembre 2020

Blogtour: la divina commedia. Inferno - CANTO SESTO

 TERZO CERCHIO: golosi: canto VI

Buongiorno ragazzi,
oggi porto alla vostra attenzione la tappa dedicata a questo evento targato Mondadori. Ringrazio l’editore per il file . Insieme alle mie colleghe vi accompagneremo tra le pagine della prima cantica della Divina Commedia, l’Inferno, per rendere omaggio a un'opera complessa, che tutti noi abbiamo studiato a scuola e che ora è giunto il momento di riprendere in mano.
Avete visto quanto è bella la nuova edizione Oscar Draghi? Penso sia una fra le più belle e se siete appassionati o volete acquistare l’edizione illustrata, credo che sia l’opera giusta per voi.
Io accompagnerò voi nel terzo cerchio, precisamente nel canto sesto, dove il viaggio di Dante sta continuando fra pericoli e rivelazioni.
La mia tappa è divisa in temi diversi che partono dopo l’analisi del canto.
Spero che vi piacciano.




Analisi
Il canto inizia con Dante che riprende i sensi e si ritrova nel terzo cerchio, tra i golosi: qui osserva la pioggia di grandine e neve, dove i latrati di  Cerbero , il mostruoso cane a tre teste, sono tanto acuti da esser sentiti a distanza. Questo mostro mitologico, graffia in modo assai violento le anime dei dannati che a ogni colpo urlano per il dolore provocato, anche, dalla pioggia.
Cerbero, appena nota i due visitatori, cerca immediatamente di ostacolare il loro passaggio e mostra i denti per incutere paura.Virgilio, prontamente getta nelle sue fauci fameliche una manciata di terra, che la creatura ingoia. Ciò placa la sua ira e riescono a superarlo.
Dante e Virgilio, camminano proprio sopra i dannati sdraiati nel fango, quando uno di loro si alza e domanda proprio a Dante se lo riconosce. Il nostro poeta non lo conosce, allora quest’anima dannata gli spiega che anche lui era un fiorentino e che il suo nome è Ciacco.
Dante, a questo punto, gli pone tre domande per lui importanti: quale sarà il futuro di Firenze, città divisa da due fazioni differenti? Quali cause hanno provocato questa discordia? E se c’è qualche cittadino giusto? Ciacco risponde a ogni domanda sotto forma di profezia e Dante apprenderà che:
  • i Guelfi Neri prenderanno il sopravvento a Firenze e manterranno il potere per molto tempo, punendo in modo esemplare gli avversari
  • I cittadini giusti sono pochi e non vengono ascoltati
  • le cause della discordia civile sono date dalla superbia, invidia e avarizia.
Dopo queste risposte esaustive, Dante non si arrende con le domande e continua a chiedere anche la sorte di Farinata Degli Uberti, Tegghiaio Aldobrandi degli Adimari, Iacopo Rusticucci, un Arrigo di cui non sappiamo bene l’identità e  Mosca dei Lamberti. Il nostro poeta spera che siano in Paradiso, ma Ciacco ancora una volta rivela che loro sono fra le anime più nere e che potrà vederli se scenderà verso il fondo dell’Inferno. Dopo tutte queste rivelazioni, Ciacco conclude il discorso pregando il poeta di ricordarlo fra i viventi e si affloscia nuovamente a terra con gli altri dannati sul fango. 
Virgilio a questo punto spiega a Dante che Ciacco non si rialzerà più finché non arriverà il giorno del Giudizio Universale e suonerà la tromba angelica, quando tutte le anime riprenderanno i loro corpi e ascolteranno la sentenza finale di Dio. Dante, riflette su ciò che gli è stato appena detto e chiede: dopo il Giudizio Finale, le sofferenze dei dannati aumenteranno, diminuiranno o resteranno tali come in quel momento? Virgilio risponde che saranno ben peggiori visto che le anime acquisteranno maggiore perfezione e sensibilità.
In questo passaggio Virgilio si riferisce alla filosofia di Aristotele. Continuando a chiacchierare percorrono un sentiero che li porterà al quarto cerchio dove trovano il grande nemico, Pluto, il dio greco delle ricchezze.



I dannati del terzo cerchio: la visione Dantesca  e la loro pena


Per Dante, è chiaro che il peccato di gola abbia delle caratteristiche animalesche, infatti sembra quasi che veda l’uomo come una bestia famelica lontana dalla sua natura spirituale. Questo lo si nota dai comportamenti che notiamo nel canto e di come essi mangino il fango, distesi a terra. Rendetevi conto che loro gli camminano sopra, quindi, Dante condanna fisicamente il corpo. Questo suo ideale della tradizione medievale risale dal Vangelo fino ai classici, rammentando le parole di San Paolo, la condanna di Aristotele e il disprezzo del latino Sallustio verso i piaceri legati alla pancia e ai piaceri materiali.  
Non vi è quindi alcuna differenza tra Cerbero e i golosi perché entrambi sono come cani, sporchi, chini e disumanizzati, sotto la loro pena. Nessuno di loro, escluso Ciacco, al passaggio di Dante e Virgilio, sembra sentirli. Ciacco, dunque, è l’unico che ha dimostrato quel poco di umanità rimasta.
La pena inferta credo sia davvero terribile: la pioggia che colpisce queste anime in modo costante, fastidiosa, fredda, mista a neve ed eterna. Questa pena trasmette tanta sofferenza, non solo a livello fisico ma anche morale. Senza contare ciò che fa Cerbero con i suoi artigli, la sua ira e i suoi latrati.
Quando ho letto questo pezzo devo ammettere che mi è rimasta molto impressa nella mente e mi ha fatto pensare a quanto sia una delle pene più spiacevoli descritte. Infatti, anche Dante è dispiaciuto per questa pena che la giudica come una delle più brutte e sofferenti.  Il fango mangiato dalla bestia, l’odore del posto, i dannati che vengono picchiati da questa pioggia e le loro urla sofferenti, sono davvero un colpo al cuore.




I tre temi del canto VI

A differenza di altri canti dove vi è più azione, qua l’unico gesto significativo a livello di lotta è quello di Virgilio che distoglie l’attenzione del mitologico Cerbero per passare.
C’è un motivo se questo canto è così tranquillo: è riflessivo.


Durante questo canto affronteremo insieme tre temi importanti:


  • tema politico
  • tema morale
  • tema dottrinale

Il tema politico è affrontato da Ciacco quando parla delle lotte fra i Bianchi e i Neri, che hanno originato della rovina di Firenze e del suo esilio, spiegando le cause morali che hanno originato tutto ( avarizia, superbia e invidia). Praticamente parla di una società dedita la denario, avira di cui Pluto sarà il simbolo di questo peccato nel prossimo canto. Ciacco, dunque, ha un profilo di rilievo storico, un cittadino comune che rivela a Dante ciò che accadrà a Firenze, un modo quasi nostalgico. 


Il tema morale si presenta quando vengono menzionati i cinque grandi fiorentini del passato che sono finiti all’Inferno.  Questo passaggio fa notare quanto siano insufficienti a volte le operazioni politiche, o di altra natura per la salvezza. La dignità umana, specialmente quella civile, è per Dante un valore terreno che a volte non coincide molte volte con la salvezza eterna. In questo viaggio quindi solo le virtù cristiane ( carità, fede, speranza). Fra tutte ci sarebbe anche l’umiltà che a quanto pare secondo Dante non ha spazio per chi opera in politica.


Il tema dottrinale invece si basa sulla resurrezione dei corpi e sulle condizioni delle anima e dopo il Giudizio universale. Questo è uno dei significati più profondi che incontreremo in questo canto dove esalta il fatto che non è la vita terrena la vera vita ma quella ultraterrena. Tutto ciò è confermato dal discorso di Virgilio quando spiega che le pene saranno ancora più sofferte. Infatti i versi finali ripropongono il tema dell’eterno, della volontà di Dio e della nullità della volontà umana.
Questo tema dottrinale viene affrontato da Virgilio come filosofo e non come teologo, che porta sempre in evidenza il tema della ragione. Mostra, quindi, la filosofia di Aristotele quando evidenzia che la pena una volta dopo il Giudizio sarà più sofferta, e anche a Sant’Agostino riferendosi al fatto che la gioia dei buoni sarà maggiore e i tormenti dei malvagi danno peggiori una volta che si saranno provati sul corpo.




Ora vediamo i personaggi un po’ più da vicino ...






Cerbero, figlio di Tifeo ed Echidna,  è un personaggio che compare nella mitologia greca. Lui è uno dei tanti mostri, che come custode, si trova all’ingresso degli inferi dove regnava Ade, il dio della morte e delle ombre. Questo mostro, chiamato anche fiera, è un cane gigante a tre teste. Il suo corpo non ha pelo ma è ricoperto da serpenti velenosi che a ogni rumoroso latrato, forte quanto un tuono, fanno rizzare le loro temibili lingue.
Questa creatura mitologica lo troviamo anche nell’Eneide, quando si oppone a Enea durante la discesa agli Inferi ma Sibilla con una focaccia placa la sua ira. Tra i tanti personaggi, anche Cerbero, è stato inserito da Dante nella sua opera ed è un chiaro segno di come l’opera del latino Virgilio abbia influenzato il nostro poeta che stiamo continuando a conoscere in questo lungo viaggio. Inoltre anche la scena fra le due opere e simile. Sibilla in questo caso è Virgilio che con un pugno di terra ammansisce le gole del mostro goloso. A differenza della manciata di terra scagliata da Virgilio, il pane di Sibilla rappresentava una delle offerte nei sacrifici alla divinità, quindi era un rito sacrificale propiziatorio dedicato proprio a lui, il custode dell’Ade.
In ogni caso, il Cerbero Dantesco è differente dal Cerbero classico. Infatti, questo mostro non è il custode degli inferi ma solo di un cerchio e somministra le pene senza dignità. La descrizione di Cerbero oltre a renderlo terrificante, lo rende grottesco con tratti umani, bocche, barba, mani, quindi non ha solo tratti animali ma anche umani. La raffigurazione di Cerbero si ritrova anche, in versione un po’ diversa, anche nell’Apocalisse di San Giovanni e nelle visioni profetiche dell’Antico Testamento: un mostro in parte uomo, maiale, uccello e capra. Questa miscela di creature simboleggia la voracità senza alcuna distinzione fra le diverse nature. Questo, è il motivo della scelta di Dante di rendere così “animali” i golosi.









Ciacco è uno dei golosi che ritroviamo nel terzo cerchio dell’Inferno, precisamente nel canto sesto. Non sappiamo molto di lui tranne ciò che ci dice Dante, e Boccaccio nel Decameron dove viene definito un uomo molto ghiotto. Si pensa che il nome possa essere anche un soprannome dispregiativo. Sicuramente era un uomo che a Firenze quando veniva invitato ai banchetti allietava per la sua signorilità di costumi. Non fu un personaggio di rilievo nè politico nè economico nè culturale ma era noto a Firenze per come allietava i suoi ospiti con le sue storielle.
Ciacco rimane, comunque, il portavoce morale di Dante che profetizza e denuncia in modo formale e solenne un evento storico rilevante. Inoltre , fa un’allusione a Sodoma distrutta da Dio per i peccati, che segnala quando Firenze sia vicina a quel triste destino. 







Il peccato di gola nella fede  e il giudizio universale

Per la fede il peccato è il rifiuto e l'allontanamento da Dio perché è contro di Lui che l'uomo sta peccando. Ciò equivale sostanzialmente a rifiutare Dio, opporsi e non ascoltare la sua volontà per rivendicare la nostra autosufficienza. Il peccato provoca il buio della  coscienza, a causa di questo ci si allontana da Dio.
Le conseguenze del peccato non ricadono solo sulla persona che lo compie ma anche sugli altri perché anche il modo di relazionarsi cambia. Non ci si relaziona con apertura generosa e servizievole ma con chiusura ed egoismo. Il rispetto non c'è più anzi si violano i diritti altrui, la solidarietà diventa indifferenza, ci sono le conflittualità che opprimono e ostacolano tutto ciò che si ha attorno.
Il peccato è un'offesa verso Dio che soffre per ciò che l'uomo commette e non è per niente indifferente, anzi Lui vuole la salvezza di ognuno di noi. Sostanzialmente distinguiamo:
  • il peccato veniale
  • il peccato mortale
Il peccato veniale è una colpa dovuta alla debolezza umana, un'incoerenza, una disobbedienza a Dio e la ripetizione apre la strada al peccato mortale.
La Chiesa parla di peccato mortale per indicare un'azione, un'omissione, un pensiero, un atteggiamento  grave commesso con piena coscienza della sua negatività. Rappresenta, dunque, una chiusura nei confronti di Dio e della sua volontà da spezzare la comunione con Lui. Solo una volontà sincera di conversione può risanare questa situazione che conduce alla perdizione eterna. 
Questo viaggio interiore che intraprende Dante, svoltosi nella Settimana Santa del 1300, primo anno giubilare di conversione e perdono, ha un chiaro significato: l'uomo allontanatosi da Dio e perso nel suo vizio è quasi vicino alla dannazione, ma Dio che ha pietà per lui e nella sua infinita misericordia, gli dona "la ragione" che lo avvia verso la salvezza per comprendere, pentirsi e espiare i suoi peccati. Il tema del viaggio come ricerca di salvezza rimanda al romanzo cavalleresco del ciclo bretone e alla letteratura mistica che presenta l'ascesa verso Dio, attraverso i regni dell'oltretomba. Un'idea non poi così nuova nel Medioevo. Infatti Dante riprende nomi, luoghi e personaggi (come Cerbero) dalle opere più famose come l'Odissea e l'Eneide. Tutti questi personaggi presentano tanto difetti e pregi, vizi e virtù, facendo riflettere sul bene e sul male mentre invita tutti gli uomini a considerare il valore e la responsabilità dei loro comportamenti che hanno conseguenze per l'eternità. Dante immagina l'inferno come un imbuto, un cupo abisso conico, suddiviso in nove cerchi. La loro disposizione va dai peccati meno gravi a quelli deplorevoli: il criterio per valutare la colpa è l'uso della ragione.
Tutti i peccatori presentati da Dante sono condannati alla pena del contrappasso, una punizione esemplare che manifesta in modo simbolico la colpa.
I sette vizi capitali sono:
-Lussuria
-Gola
- Invidia
-Avarizia
- Accidia
-Superbia
-Ira
Secondo il cristianesimo, il peccato di gola è uno dei sette vizi capitali che si ha quando uno esagera con l’assunzione del cibo o delle bevande, quando questo eccesso arriva all’ingordigia. Infatti, questa incapacità a moderarsi più che necessità di saziarsi o abbeverarsi diventa un desiderio irrefrenabile, difficile dunque da trattenere. Quando uno non reprime questo desiderio materiale e lo soddisfa, entra in scena il peccato. I golosi sono degli incontinenti che hanno usato in modo sbagliato le capacità umane per mancanza di controllo.
La prima tentazione di gola, è presente sulla Bibbia nel libro della Genesi. La prima parte parla della creazione del mondo e nella seconda parte si concentra con la storia di Adamo ed Eva. Lì nel giardino dell’Eden, Dio, vieta ad entrambi di mangiare dall’albero della conoscenza del bene e del male. Tentati dal serpente, cedono e mangiano i frutti proibiti.

Anche se il loro gesto può essere assimilato a qualche altro peccato, il gesto del mangiare a sazietà è comunque un chiaro segno.
Nel Vangelo di Matteo e in quello di Luca, ci viene racconta che lo stesso Gesù, dopo esser stato battezzato, affronta il viaggio nel deserto e viene tentato attraverso il cibo: precisamente il diavolo cerca di tentarlo tantissime volte durante i quaranta giorni. Tra le tante tentazioni avvenute in quei giorni, una è proprio quella del cibo: quando le dice di trasformare i sassi in pane.
il cibo come tentazione
Il peccato di gola, quindi, nella sua rappresentazione allegorica ha un valore negativo che ci fa ricordare quale rischio comporta l’eccesso nel cibo. C’è da ricordare che all’inizio l’assunzione del cibo era contrassegnato solo dalla semplicità, ma quando tutto ha iniziato a evolversi e da bisogno il cibo è diventato sempre più sofisticato, allora è entrato in scena il peccato di gola. Questo peccato dunque originatosi dal divieto di mangiare il frutto proibito, si è evoluto anche nell’eccesso del cibo.
Il cibo quindi è una grande tentazione e se si trasforma in ingordigia, saremo tutti dei golosi.


In base alle azioni compiute, dunque, un giorno si verrà giudicati. Quel giorno è chiamato Giudizio Universale, che si verificherà quando arriverà per la seconda volta Gesù sulla Terra. Esso giudicherà i
vivi e i morti, destinando le persone in Paradiso o all’Inferno. Questo giorno è comune in molte religioni oltre quella cristiana, ad esempio nella religione egizia e nell’ebraismo. Infatti sia secondo la Chiesa Cristiana che la Chiesa Ortodossa, gli uomini vengono giudicati dubito dopo la morte e vengono collocati in Paradiso o all’Inferno. Alla fine dei tempi quando avverrà la resurrezione della carne nel Giudizio Finale tutti si riapproprieranno del loro corpo e vivranno o nella gioia eterna o nella dannazione eterna.






La tentazione identificata nel cibo


Tralasciando la religione, il cibo sotto forma di tentazione lo leggiamo e vediamo in tantissimi altri film. Come possiamo dimenticare le celebre fiaba dei fratelli Grimm, o se non l’avete letta, la Disney nel 1937 ha debuttato proprio con il suo primo cartone animato, Biancaneve.


Sicuramente tutti conosciamo la sua storia, di come la strega tenta la giovane ragazza attraverso il cibo: la mela. Notiamo come senza riserve, cederà alla tentazione e troverà con essa il “ sonno eterno”. Infatti se non fosse stato per il principe, lei non si sarebbe svegliata. Il cibo, dunque, la tentazione l'aveva portata alla morte eterna.
Inoltre non posso non menzionare sempre la storia di Hansel & Gretel, quando i due bambini vengono attirati dalla casetta di marzapane, ricoperta di dolciumi. Anche, qui il cibo attira i due giovani e lì fa finire dritti in un pericolo inaspettato: una strega vuole mangiarli. La strega da tempo vista come il male per i poteri oscuri viene definita una seguace del diavolo.

Come la storia di Biancaneve prende origine dalla storia di Adamo ed Eva a causa del frutto, anche nel libro de Il nipote del mago, che fa parte della saga de Le Cronache di Narnia, si presenta un altra volta il cibo come tentazione di frutto.
Sono stati scritti tanti libri, girati tanti film e serie tv che si riferiscono al cibo come tentazione.Infatti,
cambiano le idee, cambiano le epoche ma ciò che mangiamo o che vorremo mangiare sarà sempre visto come una tentazione. Tutto ciò che ci circonda ci tenta, possiamo naturalmente farci un po' tentare ma non dobbiamo mai eccedere troppo. Non so voi ma a me non mi attraerebbe tanto poi esser sdraiata sopra il fango.
Io, preferisco il Pardiso!
Questo circolo vizioso del peccato di gola ruota sempre attorno alla tavola, all’ingordigia, molte volte inarrestabile, e davvero difficile da controllare proprio in quest’epoca dove la tv è piena di programmi di cucina.
Naturalmente il cibo non deve essere visto come una cosa negativa, se non si eccede, perché esso ci mantiene in vita. Crea gioia quando lo si condivide e crea creatività quando si vogliono provare tante ricette buone da gustare. Cerchiamo di condividere di più con gli altri e forse saremo anche più felici!


Senza contare il fatto di quanto sia bello cucinare!
Seppur io non sia una ragazza che mangia così tanto fino a scoppiare, non riesco a resistere a certi cibi, perché li amo alla follia: pasta alla carbonara, tramezzini, pizza, cioccolato e al tiramisù ! In ogni caso vedrò di controllarmi visto che la tortura dei golosi è davvero brutta.


A voi quali sono i cibi che potrebbero portarvi alla dannazione dei golosi?



Ehi, non è finita qui!
Questo è il calendario dove troverai e potrai seguire le tappe dei miei colleghi che hanno partecipato con me all'evento. Troverai tanti articoli interessanti per farti un idea chiara su questo viaggio infernale che insieme a noi state percorrendo! Che aspetti? Viaggia con noi! ❤


Buona lettura!